domenica 31 luglio 2011

Preparando il primo giro

In questi giorni sono impegnato a vagare per la rete in cerca di spunti e informazioni per la preparazione del mio primo "cicloviaggietto": un week end di prova per vedere come va e programmare poi qualcosa di più articolato. Quindi partenza sabato mattina da casa, e ritorno domenica sera. Alla scoperta del mio territorio.
Due percorsi possibili: uno di circa 200 km con molti saliscendi ed uno di 250 e passa km in piano.
A parte il dilemma della scelta del percorso inizio a farmi un sacco di domande: il bagaglio, l'abbigliamento, l'alimentazione ed il rifornimento di acqua, il pernottamento (in campeggio) che comporta 6-7 chili di bagaglio in più, l'igiene personale, la sicurezza della bici e del bagaglio in quei momenti in cui non sarò in bici.
In più i materiali: essendo la mia prima esperienza utilizzerò il materiale che ho a disposizione. La bici è buona e abbastanza collaudata, le borse ce le ho a casa da anni dopo un campo scout in bici fatto 8-10 anni fa: sono borse Spectra, non sono il top, ma per giretti di questo tipo vanno più che bene. La tenda è una Ferrino Svalbard 3 T9 4000 da tre persone, anche questa proveniente da esperienza scout e non, ottima in ogni occasione, ma enorme ed eccessivamente pesante per una sola persona... d'altronde non ho trovato nessun amico interessato a seguirmi.
Un altra preoccupazione è quella di lasciare incustodita bici e bagagli: magari per un giro come quello che ho in mente come prima esperienza, tutto strada e natura, non capita l'opportunità di visitare una città o dei luoghi d'arte ma, nel caso mi trovassi in questa situazione cosa faccio? Sicuramente lego la bici, ma le borse, l'attrezzatura: va bene uno zainetto o un marsupio per le cose di valore, ma la tenda, il sacco a pelo, le borse stesse? In effetti non sono materiale che possa far gola a chiunque, ma una borsa abbandonata, che sia per terra o che sia su una bicicletta è accessibile sempre allo stesso modo.

Per tutte queste mie domande mi è stato molto utile la rete, in particolare mi piace molto il forum de "Il Cicloviaggiatore". Qui, ad esempio, ho avuto delle ottime risposte alla mia domanda sul problema di lascire la bici incustodita: http://www.ilcicloviaggiatore.it/forum/viewtopic.php?f=32&t=2723 .

Ci sono un sacco di siti e blog interessanti che mi sto annotando nei segnalibri: potrei anche fare una raccolta di link utili... vedremo.

Intanto, causa maltempo e imprevisti, devo ancora partire. Mi sto tenendo in allenamento con la bici da corsa. Oggi ho fatto il mio primo passo, Passo Croce d'Aune, 1000 metri: non molto, ma arrivarci senza troppa sofferenza, vuol dire che sono a buon punto e che le salite non sono più un problema insormontabile nella pianificazione di un viaggio in bici.

mercoledì 20 luglio 2011

Foto

Niente di particolare, una foto della mia bici in uno dei punti più alti che ho raggiunto fin'ora.
Una bella soddisfazione, anche se ancora poco.
Ma il fiato e le gambe cominciano ad esserci.

mercoledì 13 luglio 2011

mi piace

Uscire dal lavoro un'ora e mezza dopo, stanco ma abbastanza soddisfatto: ormai ho iniziato questo lavoro da 8 mesi, ma sono già immerso in un sacco di attività (che mediamente mi piace fare) e questo è un buon segno. E dal mese scorso mi pagano anche gli starordinari...
Arrivo a casa nel miniappartamento in affitto in cui vivo da solo (almeno durante la settimana) da due mesi: un po' umido e con i gatti che mi entrano dalla finestra perchè sono al piano terra, ma che è già casa mia...
Mi cambio, mi metto un completo da bicicletta, riempio la borraccia e metto la mantellina nella tasca posteriore, prendo la bici che tengo in un angolo della cucina (non mi fido di lasciarla fuori in atrio e poi fa anche arredamento), esco di casa e inizio a pedalare: attorno è bellissimo, la strada principale percorre una specie di valle e basta prendere una qualsiasi laterale per scoprire un nuovo percorso in mezzo al verde mai in piano. Sono le sette e mezza, il cielo è sereno e ho ancora due ore di luce perchè è il 13 luglio. Il percorso mi piace, passo qualche paesino pedemontano dove ormai la gente fa già le passeggiate dopo cena, ogni tanto incontro qualche ciclista. Alle otto e mezza decido di tornare indietro, non sono soddisfatto, mi sembra di aver percorso pochi chilometri e di aver fatto molta fatica... sarà per la giornata dura. Mi rendo conto subito che appena mi giro la pedalata si fa più leggera... la leggera salita che mi sembrava di avere affrontato non era poi così leggera. Mi metto la mantellina... servirà. E il ritorno è una goduria. Veloce, mi piace la sicurezza che mi trasmette la bici e la reattività nelle curve brusche, anche ad alta velocità. Arrivo a casa da una strada nuova, che costeggia il paese in quota e quindi c'è anche una bella visuale.
Arrivo a casa, metto in ammollo il completo, mi lancio in doccia.
Esco, metto su l'acqua per la pasta: era un po' che volevo provare a farmi la pasta cacio e pepe. C'è del formaggio da finire in frigo, lo grattuggio bene come ho letto nella ricetta che ho guradato su interent qualche giorno fa: tre tipi di formaggio. Poco prima che la pasta sia pronta prendo due tre cucchiai di acqua di cottura e li verso nella terrina in cui ho grattuggiato il formaggio. Si forma una cremina milto allettante, ma che mi proeccupa per quando dovrò lavare i piatti. Scolo la pasta molto al dente come piace a me, la mescolo alla cremina e ora tocca al pepe. Ci vorrebbe pepe nero, ma io ho solo quello bianco. Ne macino un bel po', sembra tanto anche a me. Una delle migliori paste che abbia mangiato. Forse perchè l'ho pensata e fatta io.
Ora sono qui, ascolto Raitunes alla radio mentre scrivo al pc e giro per la rete.
Confermo... mi piace